ASSOCIAZIONE CULTURALE L'OASI

MOIE DI MAIOLATI SPONTINI

    

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Maiolati Spontini

Graziosa cittadina nella provincia di Ancona, nel cuore della zona classica del Verdicchio dei Castelli di Jesi, è situata a circa 400 mt sul livello del mare. Le origini non sono del tutto certe: alcuni le attribuiscono agli abitanti della antica Cupra, per altri furono gli abitanti della vicina Villa di Tallano che intorno all’anno Mille diedero origine al primo agglomerato. I primi documenti che fanno riferimento a Magnolati e a Castrum Maiolati risalgono al 1219 e 1283.

Nel 1774 diede i natali a Gaspare Spontini, uno dei più grandi compositori di tutta l’Europa musicale (Riccardo Muti) che aprì la strada al melodramma italiano ed europeo. Parte della critica ha infatti sottolineato come l’opera spontiniana abbia precorso l’aura dei drammi storici di Verdi ed influenzò Rossini, Weber e Wagner. 

Spontini ottenne successi strepitosi in Francia con le sue opere liriche, in particolare con La Vestale (1805), replicata ben duecento volte. Per la stessa,  nel 1810 gli fu tributato il premio per la  migliore opera del decennio; nello stesso anno venne nominato direttore d’orchestra del Théatre Italien de Paris e del Teatro dell’Imperatrice.

Chiamato a Berlino alla corte di Federico Guglielmo III di Prussia, nel 1820 ricevette l’incarico di Primo Maestro di Cappella accanto alla Soprintendenza generale della musica, con il titolo di General Musik Direktor.

Caduto in disgrazia, alla morte di Federico Guglielmo III, nel 1840 Spontini  fu addirittura accusato e condannato per lesa maestà; sarà Dresda a tributargli in Germania nuovi onori.

Nello stesso anno Spontini fu insignito dell’onorificenza pontificia di Conte di Sant’Andrea. Dopo una parentesi in Inghilterra dove fu accolto con grande onore dalla Regina Vittoria, un nuovo passaggio a Parigi e poi a Colonia, si ritirò a Maiolati nel 1850 dove morì l’anno successivo. 

In suo onore, Maiolati aggiunse al proprio toponimo la dicitura Spontini.

 

 

             Cosa Vedere

 

Maiolati vanta vari monumenti legati al musicista Gaspare Spontini, che proprio nel capoluogo ebbe i natali. Le sue spoglie si trovano nella chiesa di San Giovanni, incorporata nell'edificio della Casa di Riposo Spontini: di grande interesse è il medaglione, con l'effige del compositore, che adorna la sua tomba, opera del noto scultore Antonio Canova. Le tombe dei familiari di Spontini sono invece sistemate nella chiesa parrocchiale dedicata a Santo Stefano, sorta nell'area di un precedente tempio del XIII secolo dedicato a Santa Maria; al suo interno, sopra la porta di ingresso, si trova inoltre una splendida cantoria in legno intagliato del '500 e un organo di Gaetano Callido, notissimo costruttore veneto di organi, del 1788.  Gli altri edifici religiosi presenti nel territorio del Comune sono la chiesa di Sant'Anna o della Cancellata, appena fuori del castello, che custodisce un affresco cinquecentesco, recentemente restaurato, raffigurante la Madonna che allatta il Bambino; la chiesa rurale di Santa Liberata, quella di San Sisto e la chiesa di San Pietro. Interessanti anche i palazzi storici del capoluogo: oltre al bell'edificio ottocentesco, una volta sede dell'Opera Pia e ora del Museo Spontiniano, si incontrano Palazzo Guglielmi, risalente agli ultimi anni del '400, la Casa delle Fanciulle, del '700, comprata da Spontini e destinata alla cura delle ragazze orfane, Palazzo Antonietti, della fine del '700 e Palazzo Amatori. Accanto a quest'ultimo si trova l'ex Palazzo comunale, uno dei primi edifici costruiti sulle mura, che fungeva da ingresso al castello. Passeggiando per il centro storico si incontra poi un insieme di viuzze e scalette che conducono ad un grande balcone che domina tutta la vallata fino al mare. Bellissimo anche il percorso tra il verde che si può fare nel parco pubblico "Colle Celeste", donazione del maestro Spontini e intitolato alla moglie Celeste Erard.

Museo spontiniano

Il museo, istituito nel 1951 per raccogliere le memorie ed i cimeli del celebre musicista Gaspare Spontini, è allestito nella casa dove il compositore trascorse con la moglie Celeste Erard gli ultimi anni della sua vita. La raccolta comprende manoscritti, quadri, la corrispondenza e la biblioteca del maestro assieme all'arredamento originario dell'epoca. Nei locali del pianterreno sono conservati i volumi e i documenti della Biblioteca e dell'archivio delle Opere Pie. Al primo piano, in alcune salette sono raccolti oggetti e suppellettili appartenuti al musicista: tra gli altri, una tazza recante l'effigie di Spontini e un'altra il ritratto di Federico II di Prussia. Sono inoltre esposti spartiti, volumi su Spontini, scritti e stampe d'epoca ed un busto in gesso del compositore, copia di quello di marmo eseguito nel 1849 dal Pradier per il teatro Pergolesi di Jesi. Al secondo piano si accede alle stanze che costituivano l'abitazione del musicista, con mobili e quadri d'epoca.  Fra questi, i dipinti, particolarmente preziosi, che riproducono le scene delle più celebri opere liriche del maestro: il Milton, Fernando Cortez, la Vestale e l'Olimpia.